Bambola empatica Rubens Barn: cosa sono le Empathy Doll?

Le Rubens Barn sono in assoluto le “Empathy Doll” più famose attualmente in commercio. Ma cos’è una bambola empatica e perché è così importante?

Partiamo dall’inizio. La prima bambola empatica fu progettata negli anni ’80 da Britt-Marie Egedius-Jakobsson, una terapista svedese che ne intuì subito il potenziale. Da allora queste bambole vengono utilizzate tantissimo nelle case di riposo con i pazienti malati di Alzheimer perché si è notato che fanno riemergere il naturale istinto di cura, favorendo l’empatia, il piacere dato dal prendersi cura di un neonato e contemporaneamente stimolano la rielaborazione delle emozioni che favoriscono benessere e tranquillità. Svolgono lo stesso piacevole effetto sui bambini, per questo spesso vengono regalate in occasione dell’arrivo di un fratellino.

Le bambole empatiche Rubens Barn, nello specifico, sono state perfezionate e create nel 1996 da due giovani mamme, Ewa Jarenskog e Teruko Wahlström, con l’obiettivo di creare un prodotto nuovo e artigianale: una bambola calda, morbida, proporzionata ed espressiva, che accompagnasse i bambini durante la loro crescita.

Cos’ha di speciale una bambola empatica Rubens Barn?

Per prima cosa il peso. Non è eccessivo, ma è distribuito su tutto il corpo, rendendola di fatto “simile ” a un neonato vero.

La lunghezza. Le bambole empatiche Rubens Barn sono diverse e la loro lunghezza varia dal 33 ai 50 cm circa, come un bambino appena nato o poco più piccolo. Questo le rende maneggevoli e proporzionate anche per i più piccoli.

Il collo mobile e realistico, si adatta alle braccia del bambino o della bambina quando viene cullata.

I tratti somatici. Occhi grandi ma sguardo laterale, nasino simile a quello di un neonato, bocca con un sorriso accennato. Favoriscono l’istinto di cura. I ambini imparano ad esprimere le proprie emozioni, ad aprirsi agli altri e a rinforzare l’empatia.

Le braccia e le gambe sono morbide ma non eccessivamente. La postura è molto simile a quella di un neonato.

Esistono 7 tipi di bambole empatiche Rubens Barn:

  • Rubens Tummies: è pensata per i più piccoli. All’interno contiene un sacchetto di grano dall’effetto refrigerante o riscaldante a seconda che venga raffreddato in freezer o scaldato nel microonde.
  • Rubens Mini EcoBuds: indicata per i bambini piccoli. Questo modello ha due lacci sulla schiena per poter essere legata al passeggino o alla borsa e portarla ovunque.
  • Rubens EcoBuds: la prima Rubens Barn in cotone biologico. Lunga 35 cm, pesa 150g. E’ caratterizzata da lunghe gambe e un viso simpatico. Perfetta come prima bambolina.
  • Rubens Cutie Activity/ classic: lunga 32 cm e pesa 155 g. Stimola la creatività dei più piccoli: è possibile creare il vestito per la tua bambola!
  • Rubens Baby: lunga 45 cm e pesa 700 g. Questo modello è caratterizzato dai dettagli anatomici come il sedere, i genitali, i capezzoli e l’ombelico. Può stare in posizione seduta.
  • Rubens Kids lunga 35 cm e pesa 350 g. Le “kids” sono multietniche perciò ogni bambino può trovare la bambola più simile alla sua per carnagione, colore degli occhi e dei capelli. Possono stare sedute.
  • Rubens Barn Original: Sono le bambole più grandi, indicate per i bambini dai 3 anni. Sono lunghe 50 cm e pesano 1000 g. Indicate anche per la terapia degli anziani affetti da demenza senile e alzheimer.

Le bambole non sono un “gioco da bambina”

Le bambole sono i primi giocattoli conosciuti nella storia umana e ci si gioca da migliaia di anni.

Alcune sono state ritrovate nelle tombe di bambini romani, ma erano utilizzate anche nelle antiche civiltà in Egitto e in Grecia. Le prime bambole erano realizzate con i materiali disponibili all’epoca, come argilla, pietra, legno, osso, avorio, pelle o cera. La moderna produzione di bambole ha invece origine in Germania nel XVII secolo. I materiali più comuni utilizzati al giorno d’oggi sono plastica, celluloide, porcellana, tessuto o cera.

Giocare con le bambole è un buon incentivo per sviluppare l’empatia, esercitarsi a gestire le nuove esperienze e i sentimenti, offre ai bambini la possibilità di esprimere e verbalizzare i propri pensieri e le proprie emozioni.

Molti pedagoghi concordano sul fatto che il gioco sia il modo migliore per i bambini di apprendere e sviluppare abilità utili per la vita fin dai primi anni. Il gioco è la base per lo sviluppo, l’apprendimento e il benessere dei bambini e dà loro l’opportunità di imitare, fantasticare e comprendere le conseguenze. Un’opportunità unica per sperimentare il ruolo della mamma o… del papà!

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